giovedì 11 dicembre 2008

Thiago Silva è rossonero!

Thiago Silva è del Milan. Il difensore della Fluminense sbarcherà domenica a Milano e lunedì si sottoporrà alle visite mediche. Al club brasiliano vanno 10 milioni di euro; il giocatore, che firmerà un quadriennale, percepirà 2,5 milioni di euro a stagione. Ma Thiago Silva non potrà giocare con il Milan già a gennaio visto che la società rossonera non può schierare altri extracomunitari. Il forte difensore si aggregherà comunque subito al gruppo dei suoi nuovi compagni di squadra per restare in Italia e allenarsi, così come ha fatto Pato nella scorsa stagione. Il difensore va a così a ingrossare la comunità brasiliana di Milanello, già forte di Kakà, Ronaldinho (tra i suoi grandi sostenitori), Pato, Dida ed Emerson.
Considerato il nuovo Maldini, Thiago Silva è stato giudicato il miglior difensore del "Brasilerao" 2008. Domenica scorsa si è congedato dai suoi tifosi regalando a tutti una fotografia autografata con saluto allegato: "Grazie; non vi dimenticherò mai". Ventiquattro anni, sposato e padre di Isago ha percorso tutte le tappe del calciatore brasiliano tipo. Dopo le partitelle sulle spiagge di Rio e le giovanili nella Fluminense, sono arrivati i provini con il Madureira, l'Olaria e il Flamengo.
A dare la svolta ci pensò Paulo Cesar Carpegiani, ex nazionale brasiliano che lo fece esordire nel 2001 come professionista nell'RS Futebol di Alvorada dove interpretò più ruoli: difensore, attaccante e centrocampista. Fu un'autentica rivelazione. Nel 2004 il passaggio alla Juventude dove l'allenatore Wortmann lo riportò in difesa, sia come centrale che esterno destro. Un successone. Il Porto se lo assicurò per 5 anni, ma le cose non andarono per il verso giusto.
Il trasferimento alla Dinamo di Mosca fu la parentesi più triste. Della Russia, infatti, ricorderà infatti solo una brutta polmonite. Il ritorno nel 2006 alla Fluminense è stato il passo decisivo. Tre anni di gloria con la finale della Libertadores, persa poi con il Quito, ma anche la convocazione di Dunga. E adesso la grande occasione: il Milan di Kakà e Ronaldinho.

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