lunedì 10 gennaio 2011

Allegri: "E ora altri 40 punti"

Dopo il festival del gol e della dabbenaggine a San Siro nel match con l'Udinese, il Milan più incerottato della stagione può tutto sommato ritenersi soddisfatto: il Napoli è a 4 lunghezze, la Lazio a 6, la Roma a 8. Allegri non lo dice, ma lo pensa: lo spauracchio in realtà è l'Inter che viaggia sì con un ritardo di 11 punti, ma con due partite da recuperare nettamente alla sua portata (Cesena e Fiorentina). Vale allora pensarla come Ibrahimovic: occorre guardare avanti e non pensare a ciò che accade dietro. Ma con una raccomandazione: guai a sbagliare. Il giorno dopo il pareggio del Meazza, il Milan si ritrova con una difesa a pezzi che urge assolutamente di rinforzi. A Lecce dovrebbe rientrare Nesta, ma è impensabile che con l'assenza di uno tra il campione del mondo e Thiago Silva, il rischio si moltiplichi; ecco perché puntellare il reparto sarebbe la soluzione ideale. Ma occorre anche ricordare che ieri mancava tra i pali Abbiati che infonde sicurezza, e un centrocampo filtrante forte di elementi essenziali come Ambrosini, Flamini, Pirlo, Boateng.... I primi due al Via del mare ci saranno, con loro anche il portiere titolare, ma Allegri fa quadrato attorno ai suoi ragazzi. "Sono stati molto bravi - ha ricordato Allegri a margine dell'incontro di metà campionato tra arbitri, dirigenti e calciatori a Fiumicino -, abbiamo acciuffato un punto pesante, importante, e abbiamo chiuso il girone d'andata con 40 punti. Speriamo di farne altrettanti, se non di più, da qui alla fine". Non perde il suo ottimismo l'allenatore rossonero che abbraccia la tesi di Ibra: "Quando si sta in testa si ha il destino nelle proprie mani. La partita di ieri ci ha dato molta forza". E se gli chiedi del mercato ti risponde senza ombra di dubbio: "Al momento stiamo bene così". Non ha commentato la battuta del presidente del Napoli, De Laurentiis, sulla "voglia" di scudetto di Berlusconi: "Io guardo solo agli aspetti tecnici e quindi mi auguro di recuperare al più presto tutti i giocatori perché ci prepariamo a un tour de force tra campionato, Champions League e Coppa Italia". Intanto Allegri non può che sorridere davanti al prepotente inserimento di Cassano nel Milan. Più o meno 40 minuti giocati tra Cagliari e Udinese e tre importantissimi assist. Giocate che coincidono poi con la capacità di dare più personalità all'attacco dove può duettare con chiunque. Resta da capire come impiegarlo, perché il ruolo di trequartista (quello utilizzato nelle due apparizioni) non appartiene alla sua mentalità, anche se ha fruttato gol pesanti. Ad Allegri l'ardua scelta, anche se l'impossibilità di schierarlo in Champions League ne faciliterà l'impiego in campionato. L'imperativo ora è recuperarlo al 100%. A Milanello tutto è pronto: questa settimana FantAntonio, al contrario della squadra, effettuerà doppia seduta. Un occhio quindi alle cifre. Non è una critica ad Allegri e al Milan, bensì a tutta la Serie A. L'edizione 2010/11 propone una classifica molto corta, solo 26 punti dividono i rossoneri dal fanalino di coda Bari: il gap più ridotto in un torneo a 20 squadre. Infine una curiosità: il Milan è campione d'inverno con 40 punti, nella passata stagione con la stessa cifra chiuse il girone d'andata al secondo posto, a 5 lunghezze dall'Inter. Miracoli del "4-2-e fantasia" di Leonardo o più probabilmente un livellamento dei valori verso il basso? Allegri, con il gruppo al completo, nel girone di ritorno ha la possibilità di invertire la tendenza.

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