lunedì 17 gennaio 2011

Allegri: "Nessun allarme"

Che dire? Massimiliano Allegri non cerca scuse: "Dispiace, ma dobbiamo accettare il risultato". Niente drammi quindi, anche se il pareggio del Milan con il Lecce brucia e fa male. Soprattutto perché rilancia le ambizioni delle inseguitrici che, Napoli escluso, hanno ridotto il gap dai rossoneri. "Dispiace lasciare due punti in una partita che avevamo in pugno. Abbiamo preso gol nell'unico modo in cui lo potevamo prendere - è l'amara constatazione del tecnico rossonero -. Nel primo tempo abbiamo creato pochissimo, nella ripresa invece dopo il gol abbiamo fatto una buona partita". Meglio consolarsi con l'ennesima perla di Ibrahimovic. "Cerchiamo di sfruttare Zlatan per le sue immense qualità, e il gol di oggi è di straordinaria bellezza - sostiene -. Ma nel calcio se non chiudi la partita capita di prendere un gol così". L'1-1 realizzato da Olivera su calcio d'angolo era infatti evitabilissimo: "Il Lecce aveva cambiato tre uomini e quindi erano cambiate le marcature. Dovevamo essere più attenti ma non lo siamo stati e siamo stati puniti". Ma ritrova subito il sorriso: "Abbiamo comunque 4 punti di vantaggio, la squadra è in buona condizione fisica, stiamo bene".

Poi la questione Pato che è stato "rimproverato" a più riprese dai compagni, in particolare da Gattuso e Ibrahimovic. Il tecnico lo difende: "Pato è rientrato dopo un lungo infortunio, ha giocato due buone partite con Cagliari e Udinese, mentre oggi ha fatto meno bene", spiega Allegri, che invita la squadra a non drammatizzare: "Dobbiamo essere consci della nostra forza, siamo primi non per caso. Sul gol c'è stato un errore, con Gattuso che doveva marcare e Seedorf rimanere a zona". Senza dimenticare che Nesta era fuori posizione rispetto a Olivera. Clarence Seedorf non è stato particolarmente brillante, ma è sempre positivo nel gruppo, tanto che a fine primo tempo ha fatto da paciere fra Pato e un Gattuso particolarmente Ringhio: "Qualche discussione c'è sempre in campo. Cosa si dicevano? A volte le cose tante volte sembrano chissà cosa, in realtà uno chiedeva un cross e l'altro diceva che non era riuscito a farlo", minimizza l'olandese. Poi si discute sul fiato delle inseguitrici che incalzano: "Non credo che questo sia stato il nostro pensiero oggi. Nel secondo tempo stavamo facendo meglio e cercavamo di costruire qualcosa davanti. Personalmente, sapevo di dovermi sforzare ed entrare in area di più oggi perché loro erano molto chiusi, certamente nel primo tempo non eravamo con molti giocatori dentro l'area. Finché noi siamo avanti bisogna avere serenità, la voglia di vincere c'è, potrebbe portare via un po' di lucidità il ritorno dei nerazzurri, ma sono convinto che riprenderemo a fare un gran filone di gare vinte da qui in avanti".

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