domenica 9 gennaio 2011

Dinho insultato dai tifosi del Gremio

Nottata difficile per Ronaldinho: in attesa di tornare a Rio dove domani dovrebbe firmare il contratto che lo legherà per tre anni e mezzo al Flamengo, è tornato a Florianopolis per trascorrere il fine-settimana in questa città del sud del Brasile considerata un paradiso dei surfisti. L'ormai ex calciatore del Milan è stato fatto oggetti di insulti ripetuti da parte di un gruppo di tifosi del Gremio che, come lui, si trovavano all'interno di un locale notturno dove il calciatore si era recato dopo aver assistito al concerto della cantante britannica Amy Winehouse, che proprio da Florianopolis ha cominciato la sua tournée brasiliana. A un certo punto la gente, dopo aver ripetutamente insultato il "traditore" Dinho, colpevole di aver preferito il Flamengo al club in cui ha cominciato la carriera professionistica, ha cominciato ad intimare al calciatore di andarsene e alla fine Ronaldinho, per evitare problemi, ha preferito lasciare il locale sotto scorta. In precedenza, nella giornata di ieri, c'era stata una manifestazione di protesta a Porto Alegre da parte della "torcida" del Gremio, radunatasi in buon numero davanti allo stadio Olimpico in cui gioca la squadra allenata dall'ex romanista Renato Portaluppi. Gruppi di persone avevano insultato a lungo il giocatore, esibendosi in gesti osceni davanti alle telecamere e bruciando alcune banconote. Intanto Gilmar Sossella, un deputato dello stato del Rio Grande do Sul, proporrà durante la prossima seduta dell'Assemblea legislativa dello Stato, una mozione ufficiale affinchè Ronaldinho venga dichiarato "persona non gradita" all'interno dei confini della regione "gaucha". Nel suo sito il deputato del Partito dei lavoratori (Pdt) spiega che "questa è la seconda volta che il giocatore tradisce il club", facendo riferimento non solo al passaggio di Dinho al Flamengo, ma anche a ciò che successe nel 2001 quando il calciatore, che ancora giocava nel Gremio, firmò un pre-contratto con il Paris St. Germain dove poi si trasferì a parametro zero. Sossella sostiene che molti colleghi parlamentari si sarebbero già dichiarati d'accordo con la sua mozione che teoricamente, se approvata, potrebbe impedire a Ronaldinho di tornare a Porto Alegre. "Deve ricordare che nel Rio Grande do Sul - sottolinea il deputato riferendosi al calciatore - la parola data e una stretta di mano valgono più di un contratto".

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