venerdì 21 gennaio 2011

Ibra: "L'Inter non ci fa paura"

"Sono sicuro che giocano con fiducia dopo le ultime parite ma noi dobbiamo stare concentrati solo sul nostro lavoro, sulle nostre cose: non sono preoccupato delle altre squadre, non solo di loro". Così, alla presentazione della nuova vesta grafica della rivista Forza Milan, Zlatan Ibrahimovic ha replicato a chi gli chiedeva se fosse intimorito dal recupero dell'Inter, in campionato, iniziato dopo l'arrivo sulla panchina nerazzurra di Leonardo. "Se noi continuiamo a fare il nostro lavoro, continuiamo a essere in testa - ha chiosato - il campionato finisce con il Milan al primo posto". Sul suo momento: "Qui sto facendo bene, i compagni mi aiutano, in campo mi diverto, sto bene fisicamente e mentalmente, per me è più importante vincere con la squadra piuttosto che vincere il Pallone d'oro. Il campionato italiano è più difficile tatticamente e fisicamente, il campionato spagnolo è più tecnico, con più gol, è più aperto. Il campionato italiano è più chiuso, per un attaccante è più facile il torneo spagnolo". "La mia intesa con Cassano? Mi trovo bene con lui, è un grande giocatore. Quando metti i grandi giocatori in campo, si trovano subito. È qualcosa di automatico - continua lo svedese - c'è feeling, ma le stesse cose ci sono anche con Robinho e Pato. Comunque è facile giocare con quelli come Cassano, ha una visione di gioco incredibile, dal niente ti può dare un pallone che ti mette solo davanti al portiere, è per queste qualità che è qui al Milan. Quando sono venuto qui, ero venuto con grande voglia e motivazione, qui mi sento il benvenuto. Qui tutti mi mettono in condizione di fare bene". Ibra ha anche parlato di Pato, che lo svedese ha ripreso duramente durante la partita contro il Lecce. "Secondo me tutti possono sempre dare di più - spiega -. Pato è tornato da un infortunio di due mesi e contro l'Udinese ha fatto subito due gol. Lui contro il Lecce non era al top, ma ci sta. Lui ha fatto 8 gol con tanti infortuni e io ne ho fatti 11 pur giocando tutte le partite. Se anche lui le avesse giocate tutte, oggi sarebbe magari a quota 20 gol. Pato è giovane, è un grande professionista, un grande talento". E restando in tema di attaccanti, Ibrahimovic aggiunge: "Secondo me il più grande giocatore della storia è stato Ronaldo, l'ho visto dal vivo, gli ho giocato contro, era il giocatore più completo e di maggiore qualità e stile di tutti".

"Non c'è posto per Balotelli: al Milan abbiamo Ibrahimovic, Cassano, Robinho, Pato e Inzaghi che è infortunato. Quanti attaccanti vuoi, 6? Giochiamo con il 4-6? Non servono altri attaccanti - ha concluso Ibra - ma queste sono cose del dottor Galliani e dell'allenatore". Il centrocampista del Milan, Andrea Pirlo, uscito ieri sera nella sfida di Coppa Italia con il Bari, vinta dai rossoneri per 3-0, ha riportato una contrattura del bicipite femorale destro. È quanto si legge sul sito della società di via Turati, in un comunicato emesso dopo l'esito della risonanza magnetica cui Pirlo è stato sottoposto. "Tra qualche giorno - conclude la nota - il calciatore tornerà ad aggregarsi alla squadra".

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