giovedì 20 gennaio 2011

Milan-Bari 3-0

Ibra l'insaziabile. Anche in Coppa Italia. Il formidabile fuoriclasse del Milan accende la serata di Coppa con l'ennesima magia, spalancando i quarti di finale alla squadra rossonera, poi blindati con il raddoppio del giovane Merkel alla fine del primo tempo e da Robinho nella ripresa, con assist del tedesco. Nel prossimo turno i rossoneri dovranno fare i conti a Genova con la Samp che fu di Antonio Cassano, schierato da Allegri dal primo minuto. Partita discreta quella di FantAntonio, ancora vittima di un preparazione ritardata, ma utile per mettere in luce la sua immensa classe. La note dolente è invece l'ennesimo infortunio di Andrea Pirlo, inserito nella ripresa dopo il lungo stop, ma subito fuori dai giochi per problemi muscolari. Che il Bari non sia sceso a San Siro per fare la bella statuina lo si intuisce dal primo minuto. Anzi, spinto dalla voglia di fare un figurone, la squadra di Ventura inaugura la sua serata con un tiro ravvicinato, ma debole, di Castillo che Roma para a terra. L'argentino con Kutuzov è la punta scelta dal tecnico che opera un consistente turnover e rispolvera Parisi dopo il lungo infortunio. La conclusione del Bari precede la grande occasione al 9' di Ibra che gira da posizione defilata e obbliga Padelli alla grande deviazione. Manovra tutta di prima che esalta le affinità elettive tra lo svedese e Cassano. I due si trovano a occhi chiusi e dialogano regalando chicche spettacolari. Con Robinho costituiscono il fronte offensivo del Milan che propone a centrocampo, con Gattuso e Ambrosini, il giovane Merkel, ma che si affida a Nesta spalleggiato da Yeps in difesa, con Roma tra i pali. Si diceve di Cassano. Il barese non è ancora al top; la sua è una partita di scatti improvvisi che disorientano gli avversari con la palla incollata al piede. Come al 17' quando serve Robinho che spreca un diagonale di poco a lato. Al 19' il Milan passa in contropiede. Robinho lancia a sinistra Ibra che irrompe in area e trova il varco far due avversari infilando Padelli con uno spettacolare tiro a giro. Sono le ripartenze micidiali del Milan a fare la differenza. Forte del vantaggio, con l'intenzione di non forzare più di tanto, il contropiede dei rossoneri taglia in due il Bari. Cassano al 28' regala un altro gioiello consegnando a Robinho una palla invitante che il brasiliano poco dentro il limite scaraventa in porta al volo; Padelli si lancia nell'angolino e la mette in angolo. Al 35' altro esempio della grande intesa fra Cassano e Ibra che si scambiano al volo una palla, conclusa oltre la traversa di poco. Quando il Milan si rilassa il Bari ne approfitta per esibire la velocità di elementi come Alvarez e Kutuzov, anche se è di Donati la prima vera conclusione del Bari. L'ex rossonero al 39' calcia di destro dalla distanza e conclude a lato di poco. Al 46' arriva il raddoppio del Milan. Dopo un batti e ribatti, Merkel riceve in mezzo all'area un assist dalla sinistra di Robinho e batte imparabilmente Padelli. Un'azione in realtà sporcata da un fallo di Ibra e un fuorigioco di Robhino, ma che comunque premia la bravura del tedesco classe 1992. Il Bari nella ripresa riparte con Andrea Masiello e tanta volontà, mentre il Milan, senza Gattuso e con Abate al suo posto, limita la manovra con possesso palla e sporadiche azioni offensive. Ma quando Ibra e Cassano si ritrovano c'è solo da inchinarsi. FantAntonio lascia il terreno di gioco al 21' travolto dagli applausi dei tifosi rossoneri e pugliesi, subito dopo il 3-0 firmato da Robinho su assist di Merkel che lascia il posto a Pato. In campo anche Pirlo la cui partita dura solo 18 minuti per un problema alla coscia destra. E ora la Samp: dopo il suo lontano passato, Cassano dovrà vedersela anche con quello più recente.

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