mercoledì 26 gennaio 2011

Sampdoria-Milan 1-2

Il fortino Milan resiste alla Samp e conquista un biglietto per le semifinali di Coppa Italia dove lo attende il Palermo. Incerottato al pari dei padroni di casa, trova la doppietta di Pato nel primo tempo, ma deve difendersi con le unghie nella ripresa in cui la Sampdoria va in gol con Guberti e costringe i rossoneri a difendersi. Buona la prima di Emanuelson e Maccarone, di sacrificio quella di Van Bommel. Riflettori puntati su Cassano, accolto con pochi onori e molti fischi. Bordate assordanti condite da slogan molto duri. Dal tipico "uomo di m..." a "venduto", mentre il presidente Riccardo Garrone, seduto in tribuna vip, assisteva impassibile. Tra Milan e Samp 20 infortunati: 12 rossoneri e 8 blucerchiati. Basta questo dato per dare un volto alla sfida. Così falcidiata da obbligare Allegri e Di Carlo a utilizzare gli ultimi acquisti. Il tecnico dei liguri, dovendo rinunciare a Pazzini e Pozzi, schiera Maccarone al fianco di Macheda. L'allenatore del Milan invece ripropone Thiago Silva a centrocampo fra i due olandesi e alle spalle di Pato e Robinho punta su Merkel. Ibra viene infatti dirottato in panchina a far compagnia a Cassano. Il primo segnale è rossonero e all'insegna dei nuovi acquisti. Emanuelson si libera di due avversari e tocca a Merkel che dal limite sfiora il palo alla sinistra di Da Costa. Il Milan spinge e tiene bene palla. La squadra di Allegri si distingue per i veloci inserimenti; soprattutto di Robinho che all'11' mette in mezzo all'area una gran palla a Merkel che al momento del tiro viene anticipato con bravura da Palombo. I rossoneri gestiscono la partita ricercando nuove soluzioni e obbliga la Samp a rintanarsi nella sua trequarti. Tattica suicida quella dei ragazzi di Di Carlo che al 17' vanno k.o. Da un traversone calciato dalla bandierina, raccoglie Thiago Silva che di testa serve Pato: diagonale chirurgico e palla in rete alla sinistra di Da Costa. Al 22' arriva il bis del brasiliano. L'assist è di Emanuelson, tanto per far capire di avere già imparato la lezione. L'olandese resiste a un fallo e serve il "Papero" che si beve Volta e poi fionda sotto la traversa. La Samp corre poco e soffre terribilmente le penetrazioni centrali del Milan. I rossoneri, forti del doppio vantaggio, calano il ritmo e attendono la Samp con la chiara intenzione di ripartire in contropiede. Non avendo nulla da perdere, i liguri spingono in massa e al 25' mettono a referto la prima vera conclusione: un rasoterra di Palombo dalla distanza, fuori di poco, su sponda di Maccarone. Al 28' improvviso sinistro di Macheda dai 25 metri. Roma devia oltre la traversa. Macheda al 32' fa vedere tutto il suo valore. Con una finta supera Sokratis per poi scaricare un rasoterra forte che sfiora il palo alla destra di Roma. Al 39' Maccarone ha sul sinistro la palla gol più ghiotta, ma Sokratis si immola con la schiena e toglie la soddisfazione del gol all'ex Palermo. E' il momento migliore dei liguri che pressano e mettono in difficoltà i rossoneri. Ma è il Milan al 43' a sfiorare il 3-0: Pato serve Robinho che manca l'esterno destro, complice però la deviazione di Accardi. Pato ci riprova al 46' dal limite, ma il suo rasoterra è a fil di palo. La ripresa inizia con gli stessi ventidue e un'occasione per il Milan sventata da Da Costa che toglie palla a Merkel al momento del tiro. Ma la Samp ha la capacità di non mollare la presa e costringere i rossoneri ad arretrare. Il pressing è vincente perché al 6' arriva il gol. Maccarone lavora una buona palla e dalla destra serve Guberti che spizzica splendidamente e infila alla destra di Roma. Il Milan ricuce lo strappo e pur subendo l'offensiva Samp tiene sfruttando le ripartenze. Come al 14' quando Da Costa dice di no al fendente sul primo palo di Robinho. Al 17' Macheda manca il pareggio: palla che Roma non trattiene, ma che Maccarone mette a lato. Al 20' Di Carlo rinforza il centrocampo inserendo Tissone per Poli, ma il Milan sa reagire coprendosi di più a centrocampo. C'è spazio anche per Koman (fuori Mannini) e, al 33', per Cassano che prende il posto di Robinho fra una selva di fischi. Scelta coraggiosa quella di Allegri che subito dopo toglie Antonini per Jankulovski. Mattoni per arginare la furia della Samp che fa sentire il fiato con la pressione di Guberti, Macheda e Maccarone. Palombo dirige l'orchestra, ma la manovra va a sbattere sulla fisicità del Milan che chiude la gara (42') con Ibra al posto di Pato. Cassano mette la firma al 92' con un destro dal limite fuori di poco che fa venire i brividi ai tifosi; utile soprattutto per guadagnare tempo.

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